domenica 10 gennaio 2016
Messico: uccisa Gisela Mota
3 gennaio 2016 - Messico. Sindaco
Gisela Mota, 33 anni, uccisa poche ore dopo l’insediamento. Aveva giurato
guerra ai narcotrafficanti
La
donna era stata da poco eletta primo cittadino a Temixco, nello stato di
Morelos, 85 km
a sud della capitale, e aveva prestato giuramento sabato. Poco più tardi nella
sua abitazione si sono presentati quattro uomini armati che l'hanno freddata.
In campagna elettorale aveva promesso che avrebbe "ripulito" la
cittadina dalla criminalità organizzata. Tra il 2012 e il 2015 è stata deputato
federale nel Partito della Rivoluzione Democratica. (cit.)
venerdì 8 gennaio 2016
Buon Anno 2016!
Frammenti
Un professore concluse la sua lezione e come faceva sempre chiese ai suoi alunni se c'erano domande.
Una studentessa gli chiese: "Professore, qual è il significato della vita?".
Qualcuno, tra i presenti che si apprestavano a uscire, rise. Il professore guardò a lungo la studentessa, chiedendo con lo sguardo se era una domanda seria. Comprese che lo era e disse: "Le risponderò".
Estrasse il portafoglio dalla tasca dei suoi pantaloni, ne tirò fuori uno specchietto rotondo, non più grande di una moneta. Poi disse: "Ero bambino durante la guerra. Un giorno, sulla strada, vidi uno specchio andato in frantumi. Ne conservai il frammento più grande. Eccolo. Cominciai a giocarci e mi lasciai incantare dalla possibilità di dirigere la luce riflessa negli angoli bui dove il sole non brillava mai: buche profonde, crepacci, ripostigli. Conservai il piccolo specchio. Crescendo e diventando uomo compresi che non era soltanto il gioco di un bambino, ma la metafora di quello che avrei potuto fare nella vita. Anch'io sono il frammento di uno specchio che non conosco nella sua interezza. Con quello che ho però posso mandare la luce, la verità, la comprensione, la conoscenza, la bontà, la tenerezza nei bui recessi del cuore degli uomini e cambiare qualcosa in qualcuno di loro. Forse altre persone vedranno e cercheranno di fare altrettanto. In questo per me sta il significato della vita". (cfr. B. Ferrero)
Un professore concluse la sua lezione e come faceva sempre chiese ai suoi alunni se c'erano domande.
Una studentessa gli chiese: "Professore, qual è il significato della vita?".
Qualcuno, tra i presenti che si apprestavano a uscire, rise. Il professore guardò a lungo la studentessa, chiedendo con lo sguardo se era una domanda seria. Comprese che lo era e disse: "Le risponderò".
Estrasse il portafoglio dalla tasca dei suoi pantaloni, ne tirò fuori uno specchietto rotondo, non più grande di una moneta. Poi disse: "Ero bambino durante la guerra. Un giorno, sulla strada, vidi uno specchio andato in frantumi. Ne conservai il frammento più grande. Eccolo. Cominciai a giocarci e mi lasciai incantare dalla possibilità di dirigere la luce riflessa negli angoli bui dove il sole non brillava mai: buche profonde, crepacci, ripostigli. Conservai il piccolo specchio. Crescendo e diventando uomo compresi che non era soltanto il gioco di un bambino, ma la metafora di quello che avrei potuto fare nella vita. Anch'io sono il frammento di uno specchio che non conosco nella sua interezza. Con quello che ho però posso mandare la luce, la verità, la comprensione, la conoscenza, la bontà, la tenerezza nei bui recessi del cuore degli uomini e cambiare qualcosa in qualcuno di loro. Forse altre persone vedranno e cercheranno di fare altrettanto. In questo per me sta il significato della vita". (cfr. B. Ferrero)
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